di Ed Pilkington – 30 settembre 2013
Sono emerse nuove prove che gli Stati Uniti sono arrivati a un pelo dal far esplodere sulla Carolina del Nord una bomba all’idrogeno 260 volte più potente della bomba “Little Boy” che distrusse Hiroshima.
Un video mai visto di uno dei maggiori esperti della sicurezza del paese nel campo delle armi nucleari, assieme a documenti mai resi pubblici in precedenza, rivela che alti dirigenti statunitensi erano del tutto al corrente che il paese era arrivato sull’orlo della catastrofe nel gennaio del 1961 quando un bombardiere B-52 aveva accidentalmente sganciato due bombe all’idrogeno Mark 39 su Goldsboro, Carolina del Nord.
La consapevolezza ha risalito la catena di comando fino all’allora Segretario alla Difesa Robert McNamara che, secondo un documento di massima segretezza, ha dichiarato a dirigenti del Pentagono nel 1963 che “con il margine minimo di probabilità, letteralmente il mancato incrocio di due fili, è stata evitata un’esplosione nucleare”.
Il nuovo video e i documenti sono stati ottenuti dal giornalista d’inchiesta Eric Schlosser durante le sue ricerche per il suo nuovo libro ‘Command and Control’ che espone la cronaca dell’esperienza statunitense nel campo delle armi nucleari. La settimana scorsa il Guardian ha pubblicato per la prima volta un documento segreto acquisito da Schlosser che dimostra che agli Stati Uniti è stato risparmiato un disastro di proporzioni colossali da un semplice interruttore a basso voltaggio.
Il video appena rivelato è tratto da un documentario più lungo intitolato “Always-Never: The Quest for Nuclear Safety, Control and Survivability” prodotto nel 2010 dai Laboratori Nazionali Sandia, l’agenzia incaricata di garantire che le scorte di armi nucleari statunitensi restino sicure e al sicuro. Creato per la visione all’interno della Sandia, contrassegnato “Per solo uso ufficiale” e mai diffuso al pubblico, il film utilizza vividamente animazioni per ricreare gli eventi del 23 gennaio 1961.
Un bombardiere B-52 in volo di routine lungo la costa nord-orientale degli Stati Uniti si è trovato in difficoltà dopo un rifornimento in volo. L’addetto al rifornimento del carburante aveva notato una fuoruscita di liquido rosa dall’ala destra del bombardiere e subito dopo l’ala si era strappata mandando l’aereo in spirale.
Il video mostra poi, in un’animazione, le bombe atomiche che si separano dal B-52 e cadono al suolo su Goldsboro. Nel caso di una delle bombe essa si è comportata esattamente come era stata progettata per comportarsi se fosse stata sganciata come atto di guerra.
Come ricorda nel film Dan Summers, uno degli ingegneri della Sandia per la sicurezza delle armi nucleari: “L’arma è caduta, l’energia si è attivata e le barre di armamento sono state estratte, gli iniettori si sono attivati e la cosa successiva doveva essere l’apertura del paracadute”. Crucialmente Summers aggiunge: “Quando ha toccato terra ha tentato di esplodere”.
Era rimasto un solo dispositivo di sicurezza tra la bomba e il disastro: un interruttore noto come interruttore di prearmamento in sicurezza [ready-safe] in grado di attivare e disattivare la bomba mediante l’operatività di un segnale a 28 volt inviato dalla cabina del B-52. Ma anche tale interruttore era noto agli esperti della sicurezza nucleare per essere molto inaffidabile.
“Sfortunatamente c’è stata una trentina di incidenti in cui l’interruttore ready-safe è stato attivato inavvertitamente”, segnala Charlie Burks, un ex ingegnere dei sistemi di armi nucleari della Sandia. “Abbiamo avuto la fortuna che le armi interessate a Goldsboro non hanno avuto lo stesso problema”.
Schlosser ha dichiarato al Guardian che il significato del video è che “stabilisce in modo conclusivo che lo stesso laboratorio degli armamenti della Sandia era preoccupato del rischio di una detonazione accidentale. I suoi stessi esperti hanno affermato che il disastro è stato evitato da un singolo interruttore che sapevano essere difettoso.”
Ulteriori dettagli su quanto è accaduto alla bomba Mark 39 quando è caduta su Goldsboro sono forniti da un documento di nuova desegretazione scritto nel 1987 e relativo all’esame del programma statunitense per la sicurezza della armi nucleari. Registra che quando l’ala del B-52 si è staccata lo spinotto per armare la bomba che normalmente era operato manualmente è stato strattonato nella caduta, armandola.
Tutte le varie fasi della caduta della bomba – l’attivazione del sistema di armamento, lo spiegamento del paracadute, l’attivazione del timer, quella delle batterie e la trasmissione del segnale che avrebbe fatto concretamente scoppiare la bomba nell’impatto – “sono seguite tutte come conseguenza naturale della caduta libera della bomba”. Solo la mancata attivazione dell’interruttore finale ready-safe ha “evitato la detonazione nucleare di questa bomba”.
Nonostante tale consapevolezza, da parte degli esperti, delle protezioni estremamente incerte frapposte tra gli Stati Uniti e un disastro inimmaginabile, successive amministrazioni statunitensi hanno continuato a sostenere in pubblico che l’arsenale nucleare del paese era sicuro e privo di rischi di detonazioni accidentali.
Il film della Sandia termina su una nota sinistra. Mentre la cinepresa fa una panoramica sui resti di un areo militare sparsi su una valle, il narratore osserva che “sfortunatamente non c’è stata carenza di dati nuovi, visto che gli incidenti sono continuati”.
Da Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo
Originale: The Guardian
Traduzione di Giuseppe Volpe
Traduzione © 2013 ZNET Italy – Licenza Creative Commons CC BY-NC-SA 3.0